Progetto DICO-Herzum: Intervista a Aldo Padova

da | Nov 23, 2021 | Sviluppo Software

Dopo tanti mesi in cui abbiamo lavorato fianco a fianco con Aldo Padova CEO di DICO Technologies, ci siamo resi conto che non lo conoscevamo se non dal punto di vista professionale, abbiamo quindi deciso di provare a fargli un’intervista.

Aldo è una per sona che ha fatto tantissime cose nella sua vita, ha girato il mondo, aiutato aziende in difficoltà e ore ha deciso di prestare il suo tempo e la sua conoscenza fondando Dico.

Abbiamo quindi deciso di farci una chiacchierata informale per conoscerci meglio e questo è quello che ne è uscito.

Intervista informale a Aldo Padova, CEO di DICo Technologies

Herzum: parlaci un po’ di te stesso e del tuo ultimo progetto

Aldo: dopo una vita professionale molto lunga, prima in consulenza di direzione, poi come senior manager, mi chiedevo come massimizzare l’esperienza accumulata. E la risposta è stata: fai l’imprenditore di start-up, primo perché è il ruolo che ti manca e poi perché puoi valorizzare tutto quello che hai imparato!

Herzum: da quanto tempo lavori in questo settore (Health Care)

Aldo: mai lavorato prima nel settore health care!
Quando l’inventore di DICo, il Prof. Giacomo Bellani, mi ha proposto di creare la start-up e di diventarne il CEO, ero un po’ stupito. Ma in effetti l’esperto del settore/prodotto (e che esperto!) era lui ed io avevo le caratteristiche per contribuire alla gestione, all’organizzazione e al controllo della società.

Herzum: cosa hai imparato da questo tipo di lavoro: 

Aldo: non avevo mai creato una società in parte mia, lo avevo fatto per conto di Gruppi importanti.
Si tratta di riutilizzare alcune skill, riadattandole ad un contesto molto differente.
E molto sto imparando anche del contesto stesso (settore health care).

Herzum: come speri che il tuo progetto possa cambiare il “mondo”/ la “società”: 

Aldo: la speranza che ho, forse un po’ meno ambiziosa, è di alleviare una sofferenza psicologica a chi temporaneamente è impossibilitato a parlare. Certamente DICo può avere in futuro impatti anche nella diagnosi e nella cura: la possibilità di dialogare con un paziente in condizioni critiche significa non perdere tempo prezioso (e questo può arrivare a salvare vite umane).

Herzum: quali sono i tuoi obiettivi immediati e quelli futuri? 

Aldo: a breve vorrei vedere la crescita ed il consolidamento di DICo, trovando anche soggetti che sposino il progetto, investendo e fornendo le risorse necessarie ad emergere.

Nel futuro mi piacerebbe ripetere l’esperienza di creazione e di affiancamento di start-up, continuando a mettere a frutto la sempre maggiore esperienza

Herzum: qual è la sfida più grande che avete in questo momento con il vostro progetto e come avete intenzione di superarla? 

Aldo: stiamo raccogliendo adesioni all’aumento di capitale deliberato a favore di nuovi soci: ci stiamo rivolgendo soprattutto a privati (chiedendo un investimento minimo di 50 k€), favoriti anche dalle fortissime agevolazioni fiscali, ma se non raggiungeremo l’obiettivo di 300 k€ complessivi, ci rivolgeremo a fonti più istituzionali (crowd funding, business angel, seed venture capital, ecc.).

Herzum: qual è la sorpresa professionale più grande che hai avuto negli ultimi mesi e perché? 

Aldo: sicuramente la nascita del prototipo di DICo (oggi in fase di test presso vari gruppi ospedalieri), grazie alla collaborazione con Herzum, perché è stata la conferma della bontà dell’idea e della sua fattibilità concreta (non scontata quando il progetto era solo sulla carta).

Herzum: se, come DICo, aveste un budget extra di € XXXX come lo spendereste e perché? 

Aldo: credo che il punto chiave sul quale investirei molto, se avessi disponibilità, è la comunicazione relativa a DICo, con tutti i canali specifici (web, social media, convegni, fiere, articoli e pubblicazioni…).

Pur avvalendoci di un distributore, che dispone di budget importanti per la promozione, ritengo che la comunicazione del nostro brand per raggiungere tutti i potenziali clienti sia un’arma decisiva.

Herzum: qual è l’area più grande (legata al tuo ruolo) che ti incuriosisce e perché? O, meglio, quali sono alcune delle cose su cui stai facendo più ricerche in questo momento? 

Aldo: oltre alla già citata area del finanziamento della società, il tema che mi incuriosisce e su cui sto orientando sforzi ed analisi è quello dell’utilità di DICo, cioè di quali altri problemi può risolvere e quali altri bisogni può soddisfare.

Sono convinto infatti delle potenzialità di DICo e delle sue evoluzioni, anche in partnership con altri attori dello scenario.

Aldo Padova

Aldo Padova

Ceo Dico Technologies

Ingegnere chimico e MBA, senior advisor e temporary manager principalmente nelle aree finanza & controllo di gestione e strategia & business development, grazie ad una lunga esperienza maturata prima nella consulenza di direzione, successivamente in ruoli apicali in medie aziende di servizi b2b, risiedendo in Italia ed all’estero.

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